Sarzana entra in Spezia Risorse Le affiderà le riscossioni coattive

La società pubblica si occuperà di Imu, Tasi, Tari, delle sanzioni per violazioni al Codice della Strada e di tutte le altre entrate patrimoniali a fronte di un aggio del 6,75 per cento sulle somme incassate

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di Anna Pucci

Il Comune di Sarzana affiderà alla società Spezia Risorse, dopo esserne diventato socio, il compito di procedere alla riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extratributarie: Imu, Tasi, Tasi, sanzioni per violazioni al Codice della Strada e tutte le altre entrate patrimoniali (come i contributi per mensa e trasporto scolastico), ad eccezione di Cosap e canone unico. Lo ha deciso l’amministrazione, formalizzando l’esito di un percorso avviato da diversi mesi, con la delibera di giunta 63 del 25 marzo scorso, con la quale è stato adottato – su proposta dell’assessore al bilancio Daniele Baroni – lo schema di deliberazione che resterà pubblicato all’albo pretorio per dieci giorni prima di poter procedere alla fase successiva.

Come noto, la società Spezia Risorse è stata costituita nel 2004 dal Comune della Spezia con il compito specifico di curare gestione, accertamento e riscossione, anche coattiva, delle entrate comunali (tributarie ed extratributarie); fino all’anno scorso gli azionisti erano il Comune della Spezia al 60 per cento insieme a Gefil spa - Carispe e Ica srl ciascuna al 20 per cento. A novembre, Spezia Risorse spa ha acquistato il pacchetto azionario detenuto dai soci privati, assumendo così la struttura di società pubblica. Le azioni sono state offerte sul mercato ai Comuni e enti pubblici territoriali della Provincia della Spezia. Sarzana ha deciso di accettare: entrerà nel capitale sociale (attualmente un milione di euro) con l’un per cento, corrispondente al valore complessivo di 22.500 euro di cui 10 mila quale valore nominale e 12.500 euro quale sovrapprezzo azioni.

Una volta acquisita la partecipazione societaria, il Comune di Sarzana potrà procedere a un affidamento diretto (senza gara) dei servizi, qualificandosi Spezia Risorse come società in house a totale capitale pubblico. Alla partecipata, Sarzana attribuirà, per il momento, la sola riscossione coattiva. In altre parole, la ’bollettazione’ dei servizi nei confronti dei cittadini utenti resterà a carico degli uffici comunali – la struttura è oggi costituita da tre dipendenti – che procederanno direttamente anche alla prima fase della riscossione. Nel momento in cui il pagamento non andasse a buon fine a seguito del primo avviso bonario, si entrerà nella fase della riscossione coattiva e la ’palla’ passerà a Spezia Risorse, che seguirà tutto l’iter a fronte del riconoscimento di un aggio del 6,75 per cento sulle somme che saranno effettivamente riscosse. L’amministrazione sarzanese conta, in questo modo, di riuscire a incassare di più limitando fortemente l’evasione.